giovedì 11 aprile 2019

Studiare l'opera



Halen, Svizzera, Atelier 5
Bang: VOLUMI




Il progetto Halen è un intervento innovativo per molti aspetti, sorge fuori Berna. 
E' un progetto fondato su una base di filari paralleli di case basse che si innestano a diverse quote nella collina boschiva. 
Il progetto è dotato di servizi collettivi come una piscina, sale comuni, un ristorante; di case di tre piani strette e lunghe; di una serie di atelier e di spazi aperti articolati tra loro. 
E' evidente il "ribaltamento in orizzontale" dell'idea di unità abitativa di Le Corbusier. 










Al posto del verde connettivo si utilizza la vegetazione per creare delle zone di privacy, in questo modo nascono i patii interni, le terrazze aggettanti e i tetti con erba. Invece lo spazio collettivo ritorna a essere prevalentemente lastricato richiamando atmosfere delle città medioevali.
I blocchi del complesso sono disposti a tessuto determinando una piazza centrale e un sistema di strade che si connettono al corso principale. 




Halen è soprattutto un laboratorio di studio sull'alloggio, infatti si rivolge una nuova attenzione all'acustica, alla luce zenitale e ad altri aspetti particolarmente delicati che possono essere affrontati solo e unicamente da un team affiatato e motivato come l'Atelier 5. 



Effettivamente questo gruppo si allaccia ad un'operatività di squadra, ad uno studio oggettivo ed analitico del progetto. 
Quando il progetto di Halen viene proposto trova una conferma nell'opera di Louis Sauer che nel corso degli anni sessanta fa un'operazione di recupero urbano nel quartiere più antico di Philadelphia: Society Hill. 
Queste sono operazioni contro corrente con l'impostazione della città macchina che comincia ad essere sostituita con progetti dentro la città già costruita. I tipi edilizi devono rinnovarsi completamente e nascono nuovi sistemi e nuove scoperte. 




La mia scelta è ricaduta sul complesso Halen perchè penso sia molto importante il rapporto che gli edifici abbiano con la natura circostante ed anche il fatto che l'intervento non abbia "aggredito" il terreno collinare esistente. Inoltre reputo molto interessante anche lo sviluppo modulare e orizzontale degli alloggi che anche essendo allineati creano una sorta di movimento visivo con i chiaro-scuri. 
E' un'opera che conoscevo, ma riguardandola ho colto alcuni suoi vari aspetti che inizialmente non mi sembravano molto evidenti. Pur sembrando identica architettonicamente in realtà a contatto con la natura cambia completamente forma! Infatti ogni alloggi è dotato o meno di piante arrampicanti o comunque di verde che si distingue l'uno dall'altro, dando vita a moduli apparentemente uguali ma diversi tra loro. 
Un'altra cosa che mi ha colpita è stata la fusione delle varie azioni che si possono svolgere all'interno di questo complesso, penso che si possa definire come un vero e proprio cardine della MIXITE'.


 


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